Solennità del Corpus Domini e 72° Convegno degli oblati benedettini
Domenica 19 giugno ricorreva la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, comunemente conosciuta come “Corpus Domini”. Questa importante e tra le principali feste della fede cristiana, in particolare della Chiesa Cattolica, è stata celebrata solennemente e con devozione anche dai monaci benedettini della Madonna della Scala e dai fedeli che frequentano il Monastero scaligero. Questa domenica è coincisa con il 72° Convegno degli oblati benedettini, a conclusione dell’anno formativo, e quindi è stata una giornata intensa, vissuta all’insegna della preghiera e della condivisione, complici un clima mite e l’aria salùbre.
La giornata è iniziata con il raduno degli oblati partecipanti al Convegno, i quali alle 8.30 nell’Aula Paolo IV hanno recitato le lodi mattutine. Alle 9.00 il P. Priore don Vito Goffredo osb ha tenuto una meditazione sul valore e l’importanza della presenza dell’oblato nel contesto sociale contemporaneo, a cui è seguita una condivisione da parte dei singoli oblati sulle motivazioni che li hanno portati a compiere questa scelta “vocazionale”, in alcuni casi verificatasi tanti anni fa. Alle 10.30 è iniziata la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da p. Antonio Cassano osb, animata con i canti gregoriani e con la partecipazione di tutti i presenti, in un clima di raccoglimento e preghiera. Dopo pranzo, gli oblati si sono ritrovati presso la Villa Lenti, attigua al monastero, per un momento di fraternità e di svago.
Alle 17.00 tutti in chiesa per il canto dei Vespri solenni, presieduti da p. Antonio, al termine dei quali ha avuto luogo la processione del Corpus Domini, la più bella tra le processioni, con canti e invocazioni eseguiti da p. Gregorio Santolla osb. Al seguito dell’ostia consacrata, alla presenza reale, viva e vera di Gesù Cristo nostro unico Signore, uscendo dalla chiesa si è percorso il chiostro all’interno delle mura monastiche per poi rientrare in chiesa e concludere con la solenne benedizione eucaristica.
Giustamente qualche lettore si starà chiedendo: ma chi è/che cos’è l’oblato? Molto sinteticamente possiamo dire che san Benedetto, lungo i secoli, ha ispirato in modo originale la vita di fede di molte generazioni. Anche oggi la sua Santa Regola è fonte privilegiata della spiritualità di tanti fedeli che vivono e operano nel mondo. L’oblato benedettino secolare è il cristiano, uomo o donna, laico o chierico che, vivendo nel proprio ambiente familiare e sociale, riconosce e accoglie il dono di Dio e la sua chiamata a servirlo, secondo le potenzialità e le esigenze della consacrazione battesimale e del proprio stato di vita; si offre a Dio con l’oblazione, ispirando il proprio cammino di fede ai valori della S. Regola e della tradizione spirituale monastica.